I've joined Art Geeks, an online community of art journal artists that somewhat fulfills my need to belong to a group of people with similar interests, something I do not have here. It also gives me more incentive to create, so that I don't get that "what's the point feeling" I occasionally have whenever I really get into making things, whether it be mixed media, ceramics, jewelry and so on.
I've been addicted to how-to tutorials for a long time, but now I've also watched a few of the vlogs of two of the instructors for the site as well. It's curious how you can begin to feel like you know the person vlogging or teaching, but you also realize that they know you a lot less or not at all. Just something to ponder.
Anyhow..... in 2009 I quickly sketched a series of faces with markers on pages of the San Francisco phone book, then cut and adhered them with gel medium to a sheet of watercolor paper. I forgot all about them until a week ago when I decided to add paint, pastels and pencils to the faces, with the intention of scanning the entire piece and then printing it to use the faces individually as parts of other pages.
Mi sono iscritta ad Art Geeks, una comunita` online di art journalists (non ho idea se esista una traduzione per questo termine in quanto e` una cosa molto popolare negli USA, in GB, in Australia, ma non tanto in Italia - insomma sono persone che disegnano e scrivono con tecnica mista, con o senza collage, in quaderni chiamati art journals, a volte creati da loro ). L'appartenenza a questo gruppo appaga in un certo senso il mio bisogno di fare parte di una comunita` di persone con cui ho degli interessi in comune, cosa che non ho da quando vivo qui. Mi offre anche un incentivo per creare e fa in modo che non mi venga quel pensiero "ma che senso ha" che ogni tanto affiora quando comincio ad appassionarmi a fare qualcosa di creativo, tipo tecnica mista, ceramica, gioielleria e cosi` via.
E` da tempo che sono assuefatta ai video che insegnano tecniche fai da te, ma ultimamente ho guardato anche qualche vlog di due degli istruttori del sito. La cosa strana e` che mi accorgo di sentirmi come se fossero amiche e le conoscessi, rendendomi tuttavia allo stesso tempo conto che loro mi conoscono molto meno o per niente. Una cosa da ponderare.
Comunque.... andiamo avanti. Nel 2009 ho velocemente schizzato con pennarelli una serie di volti sulle pagine dell'elenco telefonico di San Francisco, poi le ho ritagliate ed aderite con gel medium a un foglio di carta da acquerello. Me ne sono dimenticata fino ad una settimana fa, quando ho deciso di aggiungervi pittura, pastelli e matite colorate, con l'intenzione di scannerizzare l'intera pagina e stamparla, per poi usare i volti individualmente come parti di altre pagine.
I go through phases where I doodle flowers, abstract designs or eyes. Lately it has been eyes and sometimes they evolve into an entire face. Then I might end up liking it and wishing I hadn't done it in a notebook where I jot down brands of art supplies, recipes, dreams and dates when I planted some seed or another. Like in these two cases.
Quando faccio degli scarabocchi in genere sono fiori, cose astratte o occhi. L'ultimamente prevalgono gli occhi che a volte finiscono per essere volti interi, che poi possono anche piacermi e farmi desiderare di non averli disegnati in un quaderno dove mi annoto marche di prodotti, ricette, sogni o date in cui ho seminato qualcosa. Come, per esempio, queste due.
I always get one eye closer to the nose than the other. Sometimes the left, sometimes the right.
I need to start sketching in an art journal otherwise my drawings end up as loose pages or in a notebook. In any case last night I decided that it will be a journal where I write one word or no words. It will be a mute art journal. So there. What can I say? I'm a rebel.
Un occhio mi viene sempre piu` vicino al naso dell'altro. A volte il sinistro, a volte il destro. Devo cominciare a scarabocchiare in un art journal, altrimenti i miei disegni finiscono su fogli sparsi o in un quaderno d'appunti, come questi. Comunque ieri sera ho deciso che sara` un art journal dove scrivero` al massimo una parola per pagina o nulla. Un art journal muto. Ecco. Cosa posso dire? Sono una ribelle.
1 comment:
I like the page with many faces on it and how some don't have hair or have backgrounds that vary from one side to the other. It seems symbolic of both diversity and unity at the same time.
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